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Dal processo di pace in corso all’Avana tra Farc e governo colombiano, all’imminente ballottaggio che deciderà l’avvenire del paese con il più alto numero di sfollati interni, attraversando le viscere più profonde di Bogotà dove nuove forme di resistenza trasformano i quartieri più poveri in spazi di condivisione e partecipazione alternativa.

E’ questo l’effetto perverso delle politiche migratorie vigenti oggi nei paesi membri dell’Unione Europea. Mettere nelle mani dei trafficanti persone vulnerabili costrette a spendere i propri risparmi e a rischiare la vita, facendo di fatto arricchire le organizzazioni criminali specializzate nello smuggling e nel trafficking.