Un ponte per mille profughi verso Italia – Radio Popolare
“Quando andiamo in Italia?”. A domandarlo è Hussein, un bimbo siriano di sei anni con gli occhi vispi e allegri. Da due anni e mezzo vive all’interno di un garage alla periferia di Tripoli con la mamma, il papà e la sorellina, affetta dal retinoblastoma, una rara forma di tumore che colpisce la retina.
Could a bridge over the Mediterranean save refugees? Source: Al Jazeera
Two bold new projects want to ensure the safe and legal passage of refugees to Europe, while inspiring others to act.
Aperto il primo corridoio umanitario – Il Manifesto
Italia. Firmato il protocollo per garantire mille visti a migranti e richiedenti asilo in condizioni considerate vulnerabili Per la prima volta in Europa saranno aperti dei corridoi umanitari per salvare le vite dei migranti in fuga.
‘Syria on my mind’ offers hope to refugee children. Source: An-nahar
The project "Syria on my mind," aims to keep the memory of Syria alive in the mind of these children and reinvigorate a tie between them and their homeland.
IL PROGETTO UMANITARIO “Syria in my mind”, salvare la memoria dei bambini – Radio Popolare
Negli ultimi anni, quasi 800 mila bambini siriani hanno cercato rifugio con le loro famiglie in Libano, secondo il rapporto pubblicato da Unicef ad agosto 2015. C’è chi è nato nel paese dei cedri, chi ci è arrivato molto piccolo e chi ha qualche in anno in più. Ma quando chiedi loro “di dove sei”, molto spesso non ricordano né da dove arrivano né com’era il proprio paese prima della guerra.
AVAL: DALLE PRIGIONI DI ASSAD ALLA SVIZZERA. Source: Qcode Mag
Le manifestazioni contro il regime, le torture, la fuga in Libano, le difficoltà a Beirut e il sogno dell'Europa. Storia di un giovane siriano e del diritto al viaggio.
PROFUGHI SIRIANI, NESSUNA CASA VERSO CUI TORNARE. Source: Qcode Mag
STORIE DI VITA IN FUGA DALLA GUERRA, CHE NON HANNO PIÙ UN POSTO DOVE TORNARE, BLOCCATE IN UN LIMBO TRA FUGA E MORTE
Syrians risk their lives to build luxury in Lebanon. Source: Al Jazeera
Refugees who fled Syria's civil war have found themselves with few alternatives for work in neighbouring Lebanon.
Photos by Sara ManiseraBeirut: tra rifugi e sogni d’oltremare
E’ questo l’effetto perverso delle politiche migratorie vigenti oggi nei paesi membri dell’Unione Europea. Mettere nelle mani dei trafficanti persone vulnerabili costrette a spendere i propri risparmi e a rischiare la vita, facendo di fatto arricchire le organizzazioni criminali specializzate nello smuggling e nel trafficking.
Benvenuti a Rosarno
Fino a quando i migranti servivano nella raccolta e nelle campagne, tutto andava relativamente bene perché gli uni erano funzionali agli altri; poi dopo no, loro erano manodopera in eccesso che ‘dava solo fastidio’ e che non serviva più