Fadhil Jalil Al Barwari: “Io e i miei soldati entreremo per primi, vie di fuga per i jihadisti” – Repubblica
Il capo della Golden Division, l’unità speciale delle Forze armate irachene: “I Peshmerga libereranno i villaggi alle porte della città, poi toccherà a noi. I raid saranno decisivi”
ERBIL. “Io e i soldati della mia Divisione saremo i primi a entrare a Mosul. Sappiamo che la gente aspetta la liberazione della città, ha sofferto troppo sotto l’Isis”. A parlare è il generale Fadhil Jalil Al Barwari, capo della Golden Division antiterrorismo, l’unità speciale delle Forze armate irachene che dipende direttamente dal ministero della Difesa. Spiega la strategia decisa per l’attacco in una sala dell’hotel Divan a Erbil, nel Kurdistan iracheno.
Generale Al Barwari, come pensate di dare l’assalto a Mosul e di riconquistarla?
“L’offensiva sarà condotta simultaneamente via terra e via aerea. Non possiamo pensare di condurre le operazioni sul terreno senza raid aerei, solo con il supporto della coalizione internazionale possiamo entrare facilmente a Mosul. I primi a iniziare l’offensiva sono stati i Peshmerga, che libereranno i villaggi alle porte di Mosul. Noi entreremo solo in seguito, e saremo i primi a fare ingresso in città”.
Quando pensate di riuscire a entrare?
“Non sappiamo esattamente quando, dipende da cosa succederà sul campo di battaglia. Sicuramente ci saranno ostacoli, forse sarà facile, forse no. Dipende se ci saranno bombe, mine e se i jihadisti risponderanno all’offensiva. Solo la situazione sul terreno deciderà i tempi”.
Permetterete alle milizie sciite di entrare a Mosul, dove la maggioranza della popolazione è sunnita?
“No, in nessun modo. Sono lontane trenta chilometri dalla città. Non vogliamo ripetere lo stesso errore di Ramadi. Oggi abbiamo maggior esperienza e abbiamo raccolto tutte le informazioni necessarie per condurre l’attacco senza ripercussioni sulla popolazione. Il nostro obiettivo è proteggere i civili”.
Lascerete aperti dei corridoi per permettere l’uscita dei jihadisti dell’Isis?
“Ci sono due corridoi già aperti per permettere ai jihadisti la fuga da Mosul verso la Siria”.
Pensate che la popolazione di Mosul vi accoglierà senza problemi?
“Pensiamo di sì, perché ha sofferto troppo sotto lo Stato islamico. Solo pochi giorni fa 58 persone sono state sgozzate perché ritenute spie delle Forze armate irachene. La popolazione è stanca del clima di terrore e aspetta solo la liberazione della città”.
Intervista pubblicata sulla versione cartacea il 18 Ottobre 2016
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